Copernicus utilizza una serie di satelliti dedicati (le famiglie Sentinel), il primo dei quali lanciato in orbita nel 2014 ed il più recente nell’ottobre 2017; nel 2030 i satelliti saranno ben 20. Copernicus raccoglie anche informazioni da sistemi in situ come stazioni di terra, che forniscono dati acquisiti da una moltitudine di sensori a terra, in mare o in aria.
I servizi Copernicus trasformano il gran numero di dati satellitari e in situ raccolti in informazioni a valore aggiunto, elaborando e analizzando le informazioni raccolte.
I servizi accessibili online riguardano: atmosfera, mare, suolo, clima, emergenze e sicurezza.
Le informazioni fornite dai servizi Copernicus possono essere utilizzate dagli utenti per un’ampia gamma di applicazioni in una varietà di settori. Questi includono la gestione delle aree urbane, lo sviluppo sostenibile e la protezione della natura, la pianificazione regionale e locale, l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca, la salute, la protezione civile, le infrastrutture, i trasporti e la mobilità, nonché il turismo.
I principali utenti dei servizi di Copernicus sono le autorità pubbliche che hanno bisogno delle informazioni per sviluppare la legislazione e le politiche ambientali o per prendere decisioni critiche in caso di emergenza, come un disastro naturale o una crisi umanitaria. Le informazioni raccolte sono comunque anche a disposizione del grande pubblico, che può apprezzarne l’utilità direttamente, consultando le mappe interattive disponibili sulla qualità dell’aria rilevata e sulle previsioni di diversi inquinanti (polveri sottili, biossido di azoto, ozono, biossido di zolfo, ecc.)