INAIL: Rapporto 2012 in Abruzzo: diminuiscono infortuni, aumentano i casi mortali, radoppiati in edilizia

Diffusi i dati del Rapporto regionale

Il nuovo Rapporto annuale Inail dell’Abruzzo, presentato all’Aquila, conferma l’andamento decrescente della serie storica del numero degli infortuni avvenuti nella regione.

Le 16.199 denunce presentate all’Istituto nel 2012, infatti, segnano una diminuzione pari a circa l’11% rispetto all’anno precedente, che sale al 28% se si prende a riferimento il dato del 2008.

Raddoppiate le vittime nelle costruzioni.
Quasi nove infortuni mortali su 10 (22 casi su 25) si concentrano nella gestione assicurativa dell’industria e servizi e i maggiori incrementi sono quelli registrati nel settore delle costruzioni (da tre a sei casi) e in agricoltura (da 2 a 3).

I morti sul lavoro sono 25, uno in più del 2011.
In aumento, in controtendenza rispetto alla diminuzione complessiva degli infortuni e al dato nazionale, anche i casi mortali, passati dai 24 del 2011 ai 25 del 2012.
Nel dettaglio, gli incidenti con esito mortale avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati da 18 a 22.
Questo incremento è dovuto esclusivamente ai casi avvenuti con mezzo di trasporto, passati da due a otto, mentre quelli all’interno dell’ambiente di lavoro ordinario sono stati due in meno rispetto all’anno precedente (da 16 a 14). Gli infortuni mortali in itinere, invece, si sono dimezzati, passando da sei a tre.

Incidenti in itinere in controtendenza.
Analizzando il fenomeno infortunistico dal punto di vista delle modalità di accadimento, dal Rapporto emerge che la diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati in un anno da 16.529 a 14.420, equivale in termini percentuali a una flessione del 12,8%. Nello specifico, gli infortuni che si sono verificati nell’ambiente di lavoro ordinario sono calati del 12%, da 15.449 a 13.595, mentre la flessione di quelli avvenuti con o senza mezzo di trasporto, come nel caso di autotrasportatori, commessi viaggiatori e addetti alla manutenzione stradale, è stata quasi del doppio (-23,6%), da 1.080 a 825.
Gli infortuni in itinere, accaduti cioè al di fuori del luogo di lavoro nel percorso casa-lavoro-casa, con o senza mezzo di trasporto, sono aumentati dell’1,7%, passando da 1.749 a 1.779.

Fonte: INAIL

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