Incidente nello stabilimento della multinazionale Sanofi-Aventis

Un morto e quattro ustionati, uno dei quali in gravi condizioni nello scoppio all’interno di un serbatoio contenente dei solventi potrebbe essere stato provocato dall’alta temperatura durante un intervento di saldatura.

Fonte INAIL, 10 giugno 2010.

Incidente nello stabilimento della multinazionale Sanofi-Aventis.

Un morto e quattro ustionati, uno dei quali in gravi condizioni nello scoppio all’interno di un serbatoio contenente dei solventi potrebbe essere stato provocato dall’alta temperatura durante un intervento di saldatura. Esclusa la possibilità di rischi ambientali

BRINDISI – Un morto e quattro ustionati, uno dei quali in gravi condizioni. Questo il bilancio dello scoppio in un serbatoio della multinazionale farmaceutica Sanofi-Aventis, presso la zona industriale di Brindisi, verificatosi oggi, poco dopo le 14. Gli operai, secondo le prime ricostruzioni, erano impegnati in operazioni di saldatura all’interno della cisterna contenente acqua e cloroformio. Per Cosimo Manfreda, 45 anni, non c’è stato nulla da fare. L’uomo era dipendente della Cof & C., ditta esterna incaricata dell’intervento di manutenzione, così come altri tre feriti, Antonio Colella, Gianfranco Branca e Antonio Mangione. E’ impiegato, invece, nella Sanofi Aventis con la qualifica di capoturno di servizio Giancarlo Guidotti, di 58 anni, il quarto uomo coinvolto nella deflagrazione.

Secondo notizie ancora non confermate, la cisterna sarebbe andata in pressione forse a causa dell’alta temperatura, causando l’esplosione dei solventi che ha investito i cinque operai. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, polizia e funzionari dell’Arpa (questi ultimi per accertare l’eventuale emissione di sostanze nocive). “Allo stato l’incendio è stato estinto”, afferma l’assessore regionale pugliese alla Protezione civile, Fabiano Amati, “non risulta alcuna nube tossica e si sta procedendo a verificare la probabile contaminazione del suolo da parte dell’Agenzia regionale per l’ambiente”.

La possibilità di rischi ambientali è stata esclusa anche dal vicesindaco di Brindisi, Mauro D’Attis, sulla base delle informazioni ricevute dai vigili del fuoco. “Ho ricevuto assicurazioni precise da parte del Comando provinciale circa la totale assenza di effetti inquinanti in atmosfera, sia in città che all’interno dello stabilimento Aventis”, ha affermato a seguito di un sopralluogo sul luogo dell’incidente. Un’ulteriore ispezione presso la struttura è stato compiuta anche dal sostituto procuratore della Repubblica di Brindisi, Pierpaolo Montinaro.

Lo stabilimento Sanofi-Aventis produce diversi principi attivi farmaceutici, in particolare nel settore dell’antibiotico-terapia. Sorge su di un’area di circa 150mila metri quadrati ed è diventato progressivamente un centro multidisciplinare di biotecnologie, dedicato non solo alla produzione di principi attivi farmaceutici ma anche allo sviluppo di nuove molecole farmacologicamente attive e dei relativi processi. Dispone di tre impianti chimici (di cui uno completamente automatizzato), un impianto per il recupero di solventi, un ossidatore termico e cinque laboratori biotecnologici multidisciplinari, in aggiunta a un impianto pilota di fermentazione e a quello industriale. Lo stabilimento ha circa 200 collaboratori e nel 2009 ha prodotto un fatturato di 50,5 milioni di euro producendo 113,5 tonnellate di principi attivi.

(Fonte INAIL, 10 giugno 2010)

Fonte: INAIL

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