INVISIBILI: campagna per i diritti dei minori migranti nei centri di detenzione in Italia

Il Rapporto di Amnesty International che riportiamo nel link riguarda la campagna che l’associazione umanitaria ha avviato per i diritti degli “invisibili”, cioè per i diritti umani dei minori migranti e richiedenti asilo detenuti all’arrivo alla frontiera marittima italiana.

Nei giorni scorsi la Sezione italiana di Amnesty International ha presentato la nuova campagna “Invisibili”, per i diritti dei minori migranti in detenzione.
Ogni anno centinaia di minori arrivano in Italia attraversando il Mediterraneo su piccole barche insicure in fuga dalla violenza e dalla povertà. Sono soprattutto bambini che viaggiano tra le braccia dei genitori richiedenti asilo, partiti da paesi dell’Africa orientale e dal Medio oriente.Scrive Amnesty International nel rapporto “Invisibili” che “l’Italia li tiene molti giorni nei centri di detenzione per migranti, in spregio alle norme internazionali, per le quali la detenzione dei minori è una misura eccezionale da applicare solo in casi estremi. Le Leggi italiane li trascurano e le statistiche non li contano. Sono INVISIBILI”.
Nell’affrontare il problema dei fattori di rischio multipli per i diritti umani in detenzione per immigrazione, nel Rapporto di Amnesty International si legge che “I milioni di minori che ogni anno attraversano le frontiere internazionali del mondo rappresentano uno dei gruppi maggiormente vulnerabili del crescente numero di persone che si spostano da un paese all’altro in cerca di protezione e di migliori condizioni di vita. I minori viaggiano da soli o all’interno di nuclei familiari. Possono essere stati vittime di persecuzioni e di altre gravi violazioni dei diritti umani, aver vissuto un conflitto bellico, essere stati costretti a usare le armi, essere stati vittime di sfruttamento lavorativo o di traffico di esseri umani”.
I rifugiati, i richiedenti asilo e le persone costrette a migrare a causa delle loro condizioni economiche, hanno diritti umani come tutte le persone. Il Patto per i diritti civili e politici, il Patto per i diritti economici, sociali e culturali, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e la Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione, garantiscono un insieme di diritti che devono essere assicurati senza discriminazione di alcun tipo a ogni individuo, a prescindere dallo status legale o da altre condizioni.Strumenti specifici come la Convenzione relativa allo status di rifugiato, del 1951,e la Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie contengono inoltre particolari garanzie applicabili ai rifugiati e ai lavoratori migranti. Nonostante questo , una volta nel nuovo paese di residenza i richiedenti asilo, i rifugiati e i migranti si trovano spesso a vivere in condizioni precarie, senza poter fruire di servizi di base e di un adeguato standard di vita, rischiando di non avere accesso a eque procedure di asilo o a un ricorso in caso di espulsione, o di essere soggetti a serie minacce alla loro integrità fisica e mentale nel posto di lavoro, nella comunità o mentre si trovano in detenzione.
Ed è proprio sulla detenzione che Amnesty International pone attenzione nel suo rapporto,esprimendo preoccupazioni per i diritti umani dei minori migranti e richiedenti asilo detenuti dopo l’arrivo alla frontiera marittima italiana, denunciando le politiche del Governo italiano che in materia sono al di sotto degli standard internazionali dei diritti umani., specialmente per quanto riguarda la situazione dei minori in detenzione.

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