Tr iol 2009 ne il 2010, rimane stabile il divario tra il Nord e il Sud del Paese, mentre si riducono le differenze sociali per quasi tutti i beni tecnologici considerati. Ad esempio, la quota di famiglie con capofamiglia dirigente, imprenditore o libero professionista che possiedono laccesso ad Internet passa dal 78,6% all84,2% (+7,1%) mentre tra quelle con capofamiglia operaio passa dal 49,4% al 59,4% (+20,2%).
Nel 2010 il 51% della popolazione di 3 anni e più utilizza il personal computer e il 48,9% della popolazione di 6 anni e più naviga su Internet. In linea con gli anni precedenti, si riscontrano forti differenze di genere, generazionali e territoriali sia nelluso del personal computer che in quello di Internetg, ma diminuiscono le differenze sociali. Tra gli operai luso del personal computer è passato dal 45,1% nel 2009 al 51,4% nel 2010 e luso di Internet dal 40,9% al 48,4%, mentre i dirigenti, imprenditori, liberi professionisti, che presentano tassi di utilizzo molto superiori a quelli degli operai, fanno registrare incrementi più contenuti: luso di Internet passa dal 79,!% all85,0% e lutilizzo del personal computer dall81,3% all85,9%.
Le attività di socializzazione hanno un ruolo importante nellutilizzo di Internet: il 45% degli utenti di Internet utilizza siti di social netwolrking (Facebook, Twitter, Myspace, ecc.), il 36,7% inserisce messaggi in chat, blog, newsgroup o forum di discussione ondine e il 26,(% utilizza servizi di instant messaging.
In Italia i beni e i servizi tecnologici più diffusi tra le famiglie sono il televisore, presente nel 95,6% delle famiglie e il cellulare (89,5%).Seguono il lettore DVD (63,8%), il personal computer (57,6%), il video registratore (53,2%), laccesso a Internet (52,4%), il decoder digitale terrestre (51,9%), la connessione a banda larga (43,4%). Tra i beni tecnologici presenti nelle famiglie hanno un certo rilievo anche lantenna parabolica (34,8%), la videocamera (28,4%)e la consolle per video giochi (21,%%).
(LG-FF)