L’UE chiede all’Italia di eliminare discriminazioni dalle procedure di accesso PA.

Con una nota del 24 giugno scorso, la Commissione europea ha chiesto all’Italia di eliminare le condizioni discriminatorie dalle procedure di accesso ai posti nella pubblica amministrazione.

La Commissione europea ha inviato all’Italia una richiesta formale di porre fine alla discriminazione nei confronti dei candidati a posti nella pubblica amministrazione nella provincia di Bolzano, giacchè tale discriminazione viola gli obblighi dell’Italia in merito alla libera circolazione dei lavoratori e alla non discriminazione in base alla nazionalità sanciti nella legislazione dell’UE.
Le condizioni discriminatorie si riferiscono all’obbligo, per poter accedere a quei posti, di comprovare la conoscenza della lingua presentando certificati specifici rilasciati dall’amministrazione locale e alla priorità riservata ai candidati residenti in loco.
All’Italia è stato inviato un “parere motivato” nell’ambito del procedimento d’infrazione dell’UE. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione potrebbe decidere di adire la Corte di Giustizia dell’UE.

(LG-FF)

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