Laccesso allinformazione, allistruzione e alla cultura è un diritto di tutti al quale la televisione pubblica contribuisce. La sottotitolazione di tutti i programmi garantirebbe a tutti gli spettatori, comprese le persone non udenti, il pieno accesso ai programmi favorendo, al tempo stesso, lapprendimento delle lingue. Più di 83 milioni di cittadini nellUnione europea sono affetti da perdita parziale o totale delludito e, con progressivo invecchiamento della popolazione, il problema continuerà ad aumentare. La tecnologia moderna, daltronde, consente di sottotitolare tutti i programmi televisivi, compresi quelli dal vivo.
La RAI Radiotelevisione italiana ha cominciato a trasmettere i programmi televisivi con sottotitoli a partire dal maggio 1986 fornendo un importante supporto informativo alle persone non udenti o con problemi di udito. Attualmente il 18% dei programmi trasmessi sulle tre reti RAI è sottotitolato. Il Servizio Sottotitoli di Televideo RAI trasmette programmi sottotitolati in lingua italiana per oltre 90 ore settimanali alla pagina 777 e per 10/12 ore a settimana in lingua inglese alla pagina 778. Con il Contratto di Servizio stipulato con il Ministero delle Comunicazioni per il triennio 2007-2009, la RAI si è impegnata ad ampliare progressivamente lattuale servizio di sottotitolazione fino ad arrivare, entro 6 mesi, alla realizzazione di almeno unedizione al giorno del TG1, TG2 e TG3, ed entro 12 mesi di unedizione del TGR regionale in ciascuna regione, tradotte nella lingua dei segni e con sottotitoli. Per quanto riguarda le altre emittenti europee, la BBC sottotitola attualmente il 90% dei programmi e, a partire dallaprile 2008, arriverà al 100%. In Francia , dove attualmente sono coperti da questo servizio circa il 35% dei programmi , i livelli di sottotitolazione si stanno gradualmente innalzando. In Spagna, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi la sottotitolazione si aggira attorno al 50%.
(LG-FF)