Il 9 marzo 2007, nellAula della Biblioteca del Censis, a Roma, è stato presentato il IV Rapporto sulla sicurezza in Italia, avendo come titolo Guardare avanti: limpegno dei periti industriali per la sicurezza sul lavoro.
Questo IV Rapporto sulla sicurezza in Italia, che ha come titolo Guardare avanti: limpegno dei periti industriali per la sicurezza del lavoro, frutto della collaborazione fra Censis e Periti industriali, è stato realizzato da un gruppo di lavoro del Censis diretto da Maria Pia Camusi e composto da Dania De Ascentiis, Giacomo Zappa e Vittoria Coletta.
Il coinvolgimento, positivo, dei periti industriali in questo Rapporto parte dal presupposto che la sicurezza nei luoghi di lavoro non può prescindere dallimpegno del maggior numero di tecnici per avere maggiore sicurezza, cioè secondo il motto adottato in questo IV Rapporto annuale Più tecnici, più sicurezza e sicuramente i periti industriali rappresentano una categoria di tecnici qualificati per contribuire a realizzare fini attendibili per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si legge nel rapporto che
I dati aggregati in merito agli incidenti sul lavoro parlano chiaro: di tanto in tanto si vanno riducendo gli incidenti denunciati e gli incidenti mortali gli uni per l8,6% dal mese di ottobre 2005 allo stesso mese del 2006 e gli altri con un decremento di medio periodo (2001 2006) pari al 19,1% (dati INAIL) di altrettanto crescono gli infortuni stimati nelleconomia irregolare e gli incidenti nel breve periodo (nel 2006 sono stati 1250). Il problema degli infortuni sul lavoro quindi non è affatto risolto, mentre stà cambiando la fenomenologia che lo caratterizza, e i riflettori della cronaca si cominciano ad accendere sui diversi accadimenti. Il tema della sicurezza sul lavoro, tuttavia, rischia di essere affrontato esclusivamente sul piano macro, in quanto corollario del lavoro precario e sommerso, scelta di per sè assolutamente corretta, purchè non si perdano di vista le caratteristiche più complesse del fenomeno e la sua dimensione sistemica. Lo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenta un piano ancora non del tutto esplorato, che invita, in qualche modo, a smorzare i toni dellemergenza continuata in favore di riflessioni e di azioni di lungo respiro.
Questa è la chiave di lettura adottata in questo IV Rapporto sulla sicurezza in Italia, dedicato appunto alla sicurezza del lavoro, e alla messa a fuoco di un modello sintetico delle variabili che la legano alla qualità dei soggetti produttivi e dello sviluppo locale.
Il coinvolgimento, positivo, dei periti industriali in questo Rapporto parte dal presupposto che la sicurezza nei luoghi di lavoro non può prescindere dallimpegno del maggior numero di tecnici per avere maggiore sicurezza, cioè secondo il motto adottato in questo IV Rapporto annuale Più tecnici, più sicurezza e sicuramente i periti industriali rappresentano una categoria di tecnici qualificati per contribuire a realizzare fini attendibili per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si legge nel rapporto che
I dati aggregati in merito agli incidenti sul lavoro parlano chiaro: di tanto in tanto si vanno riducendo gli incidenti denunciati e gli incidenti mortali gli uni per l8,6% dal mese di ottobre 2005 allo stesso mese del 2006 e gli altri con un decremento di medio periodo (2001 2006) pari al 19,1% (dati INAIL) di altrettanto crescono gli infortuni stimati nelleconomia irregolare e gli incidenti nel breve periodo (nel 2006 sono stati 1250). Il problema degli infortuni sul lavoro quindi non è affatto risolto, mentre stà cambiando la fenomenologia che lo caratterizza, e i riflettori della cronaca si cominciano ad accendere sui diversi accadimenti. Il tema della sicurezza sul lavoro, tuttavia, rischia di essere affrontato esclusivamente sul piano macro, in quanto corollario del lavoro precario e sommerso, scelta di per sè assolutamente corretta, purchè non si perdano di vista le caratteristiche più complesse del fenomeno e la sua dimensione sistemica. Lo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenta un piano ancora non del tutto esplorato, che invita, in qualche modo, a smorzare i toni dellemergenza continuata in favore di riflessioni e di azioni di lungo respiro.
Questa è la chiave di lettura adottata in questo IV Rapporto sulla sicurezza in Italia, dedicato appunto alla sicurezza del lavoro, e alla messa a fuoco di un modello sintetico delle variabili che la legano alla qualità dei soggetti produttivi e dello sviluppo locale.
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