La politica europea dei trasporti fino al 2010

Il Parere del Comitato delle Regioni in merito al ” Libro bianco della Commissione-La politica europea del trasporti fino al 2010: il momento delle scelte”.

La Gazzetta Ufficiale delle Comunità europea C 192/8 del 12 agosto 2002 pubblica il ” Parere del Comitato delle regioni in merito al < Libro bianco della Commissione-La politica europea dei trasporti sino al 2010: il momento delle scelte>.Con questo documento, il Comitato delle regioni sottolinea che: – il trasporto svolge un ruolo cruciale per lo sviluppo di tutte le regioni, sia in termini d’ infrastruttura che di fornitura di servizi; – che tutte le sfere di governo – europea, nazionale, regionale e locale- devono collaborare allo sviluppo della politica dei trasporti, ma che in base al principio di sussidiarietà gli enti locali e regionali sono i livelli di governo più prossimi ai cittadini; – che il trasporto di merci rappresenta un fattore vitale per il conseguimento dell’ integrazione europea e per la promozione dello sviluppo economico e sociale delle regioni; – che ogni modo di trasporto ha un impatto sull’ ambiente e sulla salute umana, sul costo di creazione e di manutenzione delle infrastrutture pubbliche, e in una certa misura, sulla sicurezza e sui tempi di viaggio di altri utenti dei trasporti; – che la congestione del traffico e l’ inquinamento delle nostre città e delle nostre regioni comportano costi più elevati per le aziende e danneggiano il sistema dei trasporti; – che l’ UE ha l’ obbligo in virtù del Trattato di Amsterdam, di integrare le esigenze connesse con la tutela dell’ ambiente nella definizione e nell’ attuazione delle politiche comunitarie, nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile; – che il Consiglio di Gooteborg ha posto al centro della strategia di sviluppo sostenibile una ripartizione equilibrata tra i diversi modi di trasporto e, infine, considerando che un parere distinto è in corso di elaborazione sulla revisione degli orientamenti concernenti le reti transeuropee dei trasporti (RTE), il Comitato stesso ha adottato il 13 marzo 2002 nel corso della 43a sessione plenaria il suindicato Parere. Con tale Parere, il Comitato delle regioni accoglie con favore, fra le altre indicate dalla Commissione, le circa sessanta misure d’ azione proposte a livello comunitario, pur sottolineando la necessità di coinvolgere gli enti locali e regionali in tutti gli stadi di sviluppo della politica europea dei trasporti, evidenziando l’ importanza di coinvolgere i cittadini nell’ elaborazione di politiche potenzialmente controverse. Raccomanda, inoltre, che ci si avvalga delle metodologie di valutazione per verificare la sostenibilità delle nuove proposte di sviluppo o di infrastrutture, per impedire che singole decisioni che sembrano apparentemente impellenti, mettano a repentaglio gli obiettivi delle politiche di pianificazione ambientale.L’ impatto ambientale dei trasporti – si sottolinea – necessita di una particolare attenzione e sarà importante attuare in maniera efficace la direttiva UE sulla valutazione ambientale strategica. Il Comitato ritiene che occorra riequilibrare i modi di trasporto che tendano a contribuire al raggiungimento degli obiettivi più ampi di riduzione della congestione e dell’ inquinamento. Il Parere del Comitato affronta poi i vari aspetti del trasporto che riepiloghiamo nei seguenti punti essenziali: – trasporto urbano; – rilancio del trasporto ferroviario di merci; – ampliare il programma dei grandi progetti in materia di RTE ( Reti transeuropee dei trasporti);- innovazione dei servizi di navigazione; – importanza crescente degli enti regionali in materia di pianificazione dello spazio; -tariffazione dell’ uso delle infrastrutture di trasporto, stimolando la possibilità di partecipazione del settore privato nel finanziamento delle infrastrutture pubbliche, favorendo interventi misti pubblico-privato ed ottimizzando la complementarietà degli investimenti; – sviluppare l’ intermodalità aereo-ferrovia, costruendo aeroporti regionali. Infine, il Comitato approva la proposta di istituire un sistema di navigazione satellitare europeo, ovvero il programma Galileo.

Fonte: Eur-Lex

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