La sanità europea in 27 indicatori

Il 1° ottobre scorso è stato presentato a Bruxelles il rapporto annuale sulla sanità in Europa di Health Consumer Powerhouse (HCP), un istituto privato con sede in Svezia il cui scopo è produrre informazione sui servizi sanitari con un approccio consumeristico per “Trasformare i pazienti deboli in consumatori forti”.

Come riferisce la nota associazione Cittadinanzattiva, dal cui sito web abbiamo estratto i dati, questo rapporto ha avuto un eco significativa in Italia perché il nostro Paese è passato in un anno dall’11° al 18° posto su 29 Paesi esaminati. Ne dobbiamo dedurre che il nostro Servizio Sanitario Nazionale, che festeggiava negli stessi giorni i suoi 30 anni, sia peggiorato tantissimo dall’anno scorso? O si può ipotizzare che, usando una matrice di soli 27 i indicatori, la sostituzione di alcuni di essi abbia sensibilmente modificato i risultati.
Nella nota che riportiamo nel link si legge che :”Cosciente dei rischi inerenti a questo tipo di iniziativa, Cittadinanzattiva, che ha promosso e implementato dal 2003 al 2006 una ricerca sui diritti dei pazienti in 14 Stati dell’Unione, si è rifiutata di pubblicare una “graduatoria” di questi Paesi, pur utilizzando una matrice di più di 170 indicatori. Così le nostre conclusione –scrive Cittadinanzattiva- divergono sullo stato dei diritti dei pazienti in Europa, che il rapporto HCP considera in continuo miglioramento.

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