La Svizzera seguirà l’Europa sulla direttiva chimica?

Questo è l’interrogativo che si pone l’UFSP (l’Ufficio Federale della sanità pubblica della Confederazione svizzera) sulla recente approvazione del Parlamento europeo della Direttiva e del Regolamento REACH sulle sostanze chimiche.

L’articolo che riportiamo nel link riflette l’attuale posizione della Confederazione svizzera in merito all’adozione da parte dell’Unione europea della Direttiva 2006/121/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 che modifica la direttiva 67/548/CEE concernente il REACH e il Regolamento (CE) e il Regolamento (CE)n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente il REACH e la istituzione di un’Agenzia europea per le sostanze chimiche, entrambe pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 396 del 30.12.2006 e che entreranno in vigore dal prossimo mese di giugno.
Secondo la Deputata ecologista svizzera “la Svizzera deve riprendere e concludere con l’UE un accordo sulla sua partecipazione all’Agenzia “. Il Consiglio federale aveva già manifestato il suo interesse a REACH quando questo era ancora un testo non vincolante. Come si legge nell’articolo dell’UFSP (vedi link), rispondendo ad un’interpellanza, nel 2003 il Governo aveva elogiato i nuovi elementi di protezione contro i rischi chimici”. Tuttavia la posizione odierna della Svizzera è poco chiara, anche perché si trova a dover affrontare le posizioni oltranziste di alcune sue importanti industrie chimiche, ma che in ogni modo devono fare i conti con una legislazione dell’Unione Europea che non possono sottovalutare.
Comunque, UFSP può avere l’autorità di influenzare sia il Governo che le industrie chimiche svizzere ad adeguarsi alla nuova legislazione dell’Unione europea sulle sostanze chimiche, se non vuole rimanere penalizzata .
Ricordiamo che le attività dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) spaziano nei campi più svariati, come le definizione dei requisiti per il superamento degli esami di medicina dentaria, la sicurezza degli apparecchi ai raggi X, il rilevamento della frequenza delle malattie infettive o la promozione per i programmi per lo scambio di siringhe per tossicodipendenti. Con una gamma così ampia di compiti ci si chiede quale sia l’idea guida e il comune denominatore di tutte queste attività.
Le linee guida dell’UFSP dovrebbero fornire una risposta. Esse descrivono i principi aziendali fondamentali alla base dell’operato dei collaboratori, evidenziando come anche un ufficio dell’amministrazione pubblica sia in grado di orientarsi secondo il principio imprenditoriale moderno ed efficace della “gestione finalizzata a degli obiettivi”.
Le linee direttiva tengono pure conto delle importanti trasformazioni e sviluppi del concetto di salute nel corso degli ultimi decenni. Si è imposto il concetto promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: la salute non va più esclusivamente intesa come assenza di malattia, ma piuttosto come stato di benessere fisico, psichico e sociale”. E allora come non tener conto,anche sotto questo aspetto, della regolamentazione delle sostanze chimiche, come fattore di prevenzione?

Approfondimenti

Precedente

Prossimo