– comparsa improvvisa di febbre elevata;
– astenia intensa;
– dolori articolari e muscolari;
– inappetenza e mal di stomaco;
– mal di testa;
– mal di gola;
– seguiti da vomito, diarrea, esantema cutaneo diffuso.
Il periodo di incubazione è mediamente di 8-10 giorni con un range di 2-21 giorni. Il paziente diventa contagioso tramite le secrezioni biologiche quando comincia a manifestare sintomi (febbre, malessere generale).
Il virus Ebola si trasmette attraverso:
– il contatto diretto (attraverso cute lesa o mucose) con sangue o altri liquidi biologici (urine, saliva, feci, vomito, sperma) con un soggetto malato;
– il contatto indiretto (attraverso cute lesa o mucose) con oggetti contaminati con sangue o altri liquidi biologici (ad esempio aghi) di un soggetto malato.
La trasmissione del virus tramite allattamento e per via sessuale può proseguire anche dopo la guarigione clinica. Non vi è alcuna evidenza di trasmissione del virus per via aerea, anche se per chi assiste i malati si suggerisce la protezione (distanza <1 metro) dalle goccioline di saliva (droplets). All’inizio, quando è presente solo febbre in assenza di vomito o diarrea o di manifestazioni emorragiche, il rischio di trasmissione è basso; nelle fasi tardive, quanto compaiono manifestazioni emorragiche, il rischio è significativamente più elevato e rimane molto elevato anche dopo la morte.