Linee guida per la gestione dei siti di Natura 2000

Il Decreto 3 settembre 2002 del Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio

Con riferimento, fra l’ altro, al VI Programma di azione per l’ ambiente della Comunità europea 2001-2010, alla Comunicazione della Commissione europea al Consiglio e al Parlamento su ” Piani d’azione a favore della biodiversità: conservazione delle risorse naturali, agricoltura, pesca e cooperazione economica allo sviluppo” e, inoltre, richiamandosi al documento ” La gestione dei siti della rete natura 2000-guida all’ interpretazione dell’ art. 6 della direttiva Habitat”, preparato dalla Commissione europea per sostenere gli Stati membri nella propria politica di attuazione della direttiva stessa e pubblicato dall’ ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee nell’ anno 2000, il Ministero dell’ ambiente e tutela del territorio, ha emanato il Decreto 3 settembre 2002 recante le ” Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000″, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 24 settembre 2002. Tali “Linee guida” sono state elaborate in funzione della realizzazione in Italia della rete Natura 2000 che ha come obiettivo principale l’ individuazione di modelli per i piani di gestione dei siti denominati SIC/ZPS (Siti di importanza comunitaria / Zone di protezione speciale), la redazione di nove piani di gestione pilota e interventi di informazione e sensibilizzazione. Sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province di Trento e di Bolzano nella seduta del 9 maggio 2002, le suddette linee guida di cui al presente decreto ministeriale hanno valenza – come precisato nel decreto stesso – di supporto tecnico-normativo alla elaborazione di appropriate misure di conservazione funzionale e strutturale, tra cui i piani di gestione, per i siti della reta Natura 2000. Obiettivo generale della politica comunitaria attraverso i suoi documenti ufficiali ( VI programma di azione per l’ ambiente, piano d’azione per la natura e la biodiversità del Consiglio d’Europa in attuazione della convenzione per la biodiversità, regolamento comunitario sui fondi strutturali 2000-2006) è proteggere e ripristinare il funzionamento dei sistemi naturali ed arrestare la perdita della biodiversità nell’ Unione europea e nel mondo. La rete comunitaria Natura 2000 si prefigge di tutelare alcune aree importanti dal punto di vista ambientale…Lavorare per la rete Natura 2000 significa far sì che la conservazione della biodiversità sia parte integrante dello sviluppo economico e sociale degli Stati membri. Lo scopo e l’ approccio di queste linee guida sono strettamente connessi a tali principi.I criteri dei siti proposti dagli Stati membri, descritti nell’ allegato III della direttiva Habitat, delineano il percorso metodologico per la costruzione della rete europea Natura 2000. Come precisato nel Decreto ministeriale, la direzione conservazione della natura del Ministero dell’ ambiente e tutela del territorio ha anche predisposto un manuale di orientamenti gestionali modulati per tipologia di sito.

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