LEuropa-potenza, lEuropa attore globale, resterà unespressione retorica, una semplice enunciazione velleitaria, se lUnione ha proseguito il Capo dello Stato resterà prigioniera delle nostalgiche, impotenti pretese degli Stati nazionali, dei loro governi, delle loro classi dirigenti, delle loro forze politiche, nel tentativo di coltivare ciascuno sue antiche prerogative irriducibili diversità, di conservare e far pesare ostruzionismi e poteri di veto allinterno dellUnione.
Dunque, per il Presidente Napolitano, o unEuropa unita, più integrata, più consapevole delle proprie virtù e potenzialità, più risoluta ad avanzare anche non tutta insieme, o sarà il declino. Questa volta, forse, prospettare unopzione così drammatica ha concluso non è fuori luogo, e può suscitare una nuova ondata di convinzioni e sentimenti europeistici, può far scendere in campo
Nuove energie.
(LG-FF)