La Suprema Corte di Cassazione, con Sentenza n. 7585 del 1° aprile 2011, ha affermato che in caso di mancato pagamento, da parte del datore di lavoro, del TFR, questo deve essere corrisposto dal Fondo di garanzia INPS anche se non è stato dichiarato il fallimento del datore di lavoro stesso.
La Suprema Corte ha asserito il principio secondo cui ai fini della tutela della Legger n. 297/82 del lavoratore per il pagamento del TFR, in caso di insolvenza del datore di lavoro, questultimo se assoggettabile a fallimento, ma non può essere dichiarato fallito per lesiguità del credito, va considerato non soggetto a fallimento e, quindi, trova applicazione lart. 2, comma 5, secondo cui il lavoratore può chiedere al Fondo il pagamento del trattamento di fine rapporto, essendo sufficiente che il lavoratore abbia esperito infruttuosamente una esecuzione forzata, salòvo che risultino in atti altre circostanze che dimostrino lesistenza di altri beni aggredibili con lesecuzione forzata.
(LG-FF)
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