Parere del Comitato delle Regioni “Libro verde sui trasporti urbani”.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 172/17 del 5 luglio 2008 è pubblicato il “Parere del Comitato delle Regioni, Libro verde sui trasporti urbani”.

Sul testo di riferimento “Verso una nuova cultura della mobilità urbana”, Albert Bose, membro del Consiglio comunale di Birmingham (KK/PSE) ha svolto la Relazione sul Parere del Comitato delle regioni di cui al COM(2007) 551 def.

Nelle Raccomandazioni politiche, il Comitato delle Regioni sottolinea, fra l’altro, che le città si trovano quotidianamente ai ferri corti con le questioni della crescita e dell’ambiente. Tuttavia, l’aggravarsi dei problemi ambientali ostacolerà la crescita. Le città e le aree urbane hanno il potenziale per far aumentare la competitività e per affrontare il cambiamento climatico. Per fare ciò esse devono prendere misure per migliorare la loro accessibilità nonché risolvere i problemi ambientali. La possibilità di giungere a disaccoppiare in misura significativamente la crescita dagli effetti negativi sul clima si può realizzare in primis nelle regioni urbane, perché è soprattutto nelle aree urbane densamente popolate che modalità di trasporto alternative diventano rapidamente realizzabili;
chiede un’azione coordinata per affrontare in modo efficace i grandi problemi della congestione del traffico e i problemi ambientali di cui soffrono le città per arrivare a una decarbonizzazione del trasporto stradale entro il 2050. In alcune città le misure adottate hanno dato risultati positivi.

E’ necessaria una strategia più completa, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità; chiede all’UE di incoraggiare le regioni, e in special modo le città, ad affrontare i problemi elaborando ampi piani per la mobilità a lungo termine con l’obiettivo di risolvere il problema della congestione del traffico e contenere i cambiamenti climatici, sviluppando metodi alternativi di trasporto e offrendo un ventaglio di scelte agli utenti dei trasporti, con l’obiettivo di riequilibrare l’uso delle modalità di trasporto verso modi più disponibili.

Nel quadro di questi piani dovrebbe essere incoraggiata la creazione di zone urbane pulite a traffico limitato, vale a dire zone di nuova definizione con bassi livelli di inquinamento e di congestione del traffico (distinte dalle “zone urbane pulite”, che sono così definite solo in base al basso livello di i inquinamento) con l’attribuzione dello statuto di “zona pulita traffico limitato” e si dovrebbe dare la priorità agli investimenti ad esse destinate.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

Approfondimenti

Precedente

Prossimo