Più soldi ai Comuni per notificare gli atti

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 254 del 31 ottobre 2006 è pubblicato il Decreto 3 ottobre 2006 del Ministro dell’economia e delle finanze recante “Aggiornamento del compenso spettante per la notifica degli atti delle pubbliche amministrazioni da parte dei messi comunali”

Il decreto ministeriale stabilisce che la somma spettante ai comuni per ogni singolo atto notificato in vece delle pubbliche amministrazioni dello Stato, passa da 5,56 Euro a 5,88 euro. Nelle pubbliche amministrazioni dello Stato si intendono inclusi gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le regioni, le province, le comunità montane e loro consorzi ed associazioni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale. Infatti, le pubbliche amministrazioni possono servirsi dei messi comunali per la notifica dei propri atti, solo se non gli fosse possibile eseguirle nei modi previsti dalla legge. Questa somma è da considerarsi comunque al netto delle spese di spedizione, perché, in caso il comune debba provvedere alla notifica dell’atto tramite raccomandata con ricevuta di ritorno non essendo possibile altro mezzo, allora gli verranno rimborsate le spese secondo la tariffa postale vigente. Tale adeguamento, che avviene di norma ogni tre anni, in relazione all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati accertato dall’ISTAT, decorre dallo scorso 1° aprile 2006.

Approfondimenti

Precedente

Prossimo