Presentato il Rapporto RAEE 2016

Presentato a Milano, il 28 marzo 2017, dal Centro di Coordinamento RAEE, il IX “Rapporto RAEE” con i dati 2016 sul ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia.

Nel 2016 i dati elaborati dal Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo centrale che si occupa di ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia (RAEE) da parte dei Sistemi Collettivi costituiti dai Produttori di AEE, registrano una crescita a doppia cifra nella raccolta di questa particolare tipologia di rifiuti.

Su tutto il territorio nazionale nel corso dell’anno sono state raccolte tramite i Sistemi Collettivi più di 283mila tonnellate di RAEE: il risultato è positivo di quasi 14 punti percentuali rispetto al 2015, ma comunque si suppone ancora inferiore rispetto all’obiettivo di raccolta annuale previsto dalla Direttiva e sarà definitivo quando il dato verrà integrato
da raccolte e avvii al trattamento di altri soggetti. Questo risultato conferma il trend di crescita avviato nel 2014 e dimostra che le organizzazioni che hanno sottoscritto l’Accordo
di Programma di cui all’art. 15 D.lgs. 49/2014 stanno attuando le azioni utili volte ad incrementare la raccolta. L’emersione di flussi paralleli di questa tipologia di rifiuti continua ad essere quindi la vera priorità e lo sarà maggiormente per il futuro.

Nel complesso il dato è molto positivo per tutti i 5 Raggruppamenti di RAEE ad eccezione di un calo fisiologico (-1,5%) nella raccolta di R3 (Tv e Monitor), causato negli ultimi anni dalla diminuzione del trend di “sostituzione tecnologica” dei vecchi televisori a tubo catodico con quelli a schermo piatto.

Un altro dato significativo riguarda l’aumento del numero dei Centri di Conferimento, in crescita del 5,15% a livello nazionale. Nonostante permangano differenze tra le
diverse aree del Paese, la zona del Sud Italia sta muovendo i primi passi per recuperare il gap accumulato negli ultimi anni. Va infatti ricordato che il numero di infrastrutture a
disposizione del cittadino è un parametro cruciale per favorire l’aumento della raccolta pro capite ed è compito dei Comuni investire affinché i cittadini possano contare su un
quantitativo di strutture adeguato.

Ancora troppo contenuto appare il conferimento da parte della Distribuzione a causa di una ridotta attività del ritiro “Uno contro Uno” e del mancato decollo del Decreto “Uno contro Zero”, che necessita di un lungo percorso per entrare a regime.

La strada intrapresa è senza dubbio quella giusta e nei prossimi anni contribuirà al raggiungimento del più ambizioso obiettivo del 65% a partire dal 2019.
Particolarmente importante è stata l’entrata in vigore a maggio 2016 del nuovo sistema di accreditamento previsto dall’Accordo relativo al trattamento dei RAEE ai sensi dell’articolo 33 comma 5 lettera g) del Decreto Legislativo 49/2014; i sottoscrittori dello stesso puntano all’innalzamento del livello di qualità del trattamento.

Commenta il Presidente del Centro di Coordinamento RAEE Giancarlo Dezio: “Partendo dai numeri, l’analisi dei dati 2016 ci restituisce un quadro virtuoso della raccolta dei RAEE in Italia caratterizzato da una crescita a doppia cifra. I volumi di gestione sono aumentati di circa il 14% rispetto al 2015, confermando la definitiva inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa. L’Italia continua però a presentarsi a due velocità: permangono infatti degli importanti squilibri tra le diverse zone del nostro Paese, caratterizzati soprattutto dagli insufficienti quantitativi di RAEE avviati a corretto smaltimento nelle regioni del Sud. L’auspicio è che si riesca finalmente a mettere in atto delle serie politiche di infrastrutturazione e diffusione della cultura della raccolta, superando quelle evidenti criticità che costringono queste aree in una situazione di forte ritardo nella raccolta di RAEE. Il gap con le altre regioni italiane è elevato, ma non di certo incolmabile”.

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