Prevenzione e minimizzazione dei rifiuti

Un documento strategico presentato da Federambiente, in occasione del trentesimo anniversario della sua fondazione.

Il 16 ottobre scorso, in occasione del trentesimo anniversario della sua fondazione, Federambiente ( associazione che rappresenta oltre 250 imprese operanti nel settore dell’ igiene ambientale in Italia ) ha organizzato, nella Sala della Regina di Montecitorio, un Forum, sulla prevenzione e la minimizzazione dei rifiuti, durante il quale è stato presentato un documento strategico – che riportiamo nel link – sull’ evoluzione del settore nei prossimi anni. In questo documento, Federambiente sottolinea che per muoversi nell’ ambito della sostenibilità dello sviluppo è necessario affrontare la gestione dei rifiuti non più solo incentivandone recupero e riciclaggio, ma promuovendono la prevenzione della produzione, puntando cioè a ridurne quantità e nocività per l’ ambiente. In Premessa al documento si legge che ” Federambiente ha inteso valutare se e fino a che punto sia possibile attivare strumenti specifici per influenzare il fenomeno dell’ aumento dei rifiuti urbani a partire dagli ambiti locali, anche se molti degli interventi necessari ( in specifico quelli sulla prevenzione, dincui all’ art. 3 del DLgs.vo 22/97) sono attualmente concepiti come ” appelli alla responsabilità dei produttori” o sono comunque da riferire ad un livello di carattere nazionale ( come nel caso dei programmi generali di prevenzione e gestione degli imballaggi di cui all’ art. 42). Ciò nondimeno Federambiente ritiene possibile( e necessario ) pensare a programmi capaci di impegnare ( a partire anche da iniziative delle imprese associate ) un insieme di operatori locali, pubblici e privati, nella definizione di azioni che mirino alla prevenzione e alla minimizzazione dei rifiuti. Le azioni devono essere concertate e avere il consenso delle categorie e dei soggetti più legati alla crescita dei rifiuti in atto, dovuti alla minor vita utile dei prodotti, all’ aumento della quota di i9mballaggio per unità di prodotto, alla diffusione di uno stile di consumo di tipo ” usa e getta”. Federambiente si rivolge quindi a ” tutti quei portatori di interesse” capaci di influenzare, con le loro scelte, i loro comportamenti, le possibili azioni di cui possono rendersi protagonisti, ” la prevenzione a monte” in una logica di coinvolgimento basata sull’ Agenda 21, in quanto la scelta di questo ” strumento” è funzionale alla logica dello sviluppo di uno sforzo comune per raggiungere il massimo del consenso fra tutti gli attori sociali sulla definizione e attuazione di un piano di azione ambientale ispirato alla sostenibilità.

Approfondimenti

Precedente

Prossimo