Oltre agli obiettivi individuati a livello nazionale, il Primo Rapporto sul Contrasto allillegalità ambientale aderisce agli indirizzi comunitari ed internazionali diretti a realizzare programmi e misure a tutela dello stato ecologico dellambiente e del suo mantenimento.
Il Rapporto individua come oggetto di osservazione linsieme degli effetti rilevanti, diretti e indiretti, a breve ed a lungo termine, permanenti o temporanei, singoli e/o cumulativi, positivi e negativi che progetti, pubblici e privati, hanno sullambiente intero come insieme complesso di sistemi naturali e umani.
Nel 2009 ha spiegato il Ministro sono stati effettuati oltre 12 mila controlli in cui sono state riscontrate attività illecite, con oltre 10omila persone denunciate, 188 arresti e circa 2800 sequestri. Numeri che sottolineano limpegno e le capacità operative delle forze dellordine, di cui si sono rafforzate anche competenze, conoscenze, professionalità specifiche e che traducono politico del ministero sulla tolleranza zero in materia di illeciti ambientali in azioni concerete di repressione e prevenzione.
La stesura del Rapporto raccoglie infatti in formazioni e azioni proprie delle Forze (articolazioni operative) di cui si avvale il Ministero dellAmbiente, acquisite nel corso delle attività di contrasto ai fenomeni di illegalità ambientale nel biennio 2008-20°09: Comando Carabinieri per la tutela dellambiente, Corpo Forestale dello Stato, Corpo delle Capitanerie di Porto, Guardia Costiera e delle altre Forze di Polizia come Guardia di Finanza e Polizia di Stato.
Un aspetto di criticità è rappresentato proprio dalla vastità delle materie che hanno una ricaduta più o meno diretta sullecosistema: una competenza che va dai siti di trattamento e stoccaggio di rifiuti, alle emissioni di impianti industriali, alla protezione (con altri Dicasteri competenti) di aree boschive, lacustri e marine, nonché di specie animali, dallimpatto sullambiente di grandi opere architettoniche, alle possibili infiltrazioni della delinquenza organizzata nel cosiddetto ciclo del cemento, fino al traffico e gestione di sostanze radioattive e nucleari.
Un ambito di competenza tanto vasto fa riferimento ad un ampio panorama normativo per la disciplina di tutti gli aspetti che interessano lambiente. Tale moltitudine di norme, se da un lato non favorisce la conoscenza e laggiornamento da parte soprattutto dei gestori di piccole e medie imprese, daltra parte rende più agevoli i tentativi dinfrazione delle consorterie delinquenziali che sanno approfittare degli spazi esistenti fra una norma e laltra per trarne vantaggio- sottolinea il Rapporto le cui conclusioni individuano nellazione di controllo, la presenza continua sul territorio di personale altamente specializzato e ladozione di tecnologie davanguardia ciò che costituisce limpalcatura di difesa dellecosistema che si basa su equilibri delicatissimi sui quali è necessario intervenire costantemente per assicurarne il mantenimento.
(LG-FF)