Dossier Ambiente 114 – MOG e 231/01 – Principi, aspetti legali e strumenti operativi

Dossier Ambiente 114 – MOG e 231/01 – Principi, aspetti legali e strumenti operativi

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n. 114 – MOG e 231/01

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Numero: 114
Pagine: 144
Titolo: MOG e 231/01 - Principi, aspetti legali e strumenti operativi
Autori: Fabrizio Salmi e Alessandro Mazzeranghi con il contributo di Anna Guardavilla
Edizione: Dossier Ambiente
Anno: 2016

Abstract:
La Legge delega 123/2007 ha inserito i reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro, tra i reati previsti dal D.Lgs. 231/2001 (responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica). Tuttavia, il D.Lgs. 231/2001 stabilisce che l'ente non risponde se dimostra di aver adottato ed efficacemente attuato Modelli di Organizzazione e Gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi. L'art. 30 del D.Lgs. 81/2008 ha fornito indicazioni sulle caratteristiche dei Modelli di Organizzazione e Gestione idonei ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa e, con Decreto del 13 febbraio 2014, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha pubblicato le procedure semplificate per l'adozione di questi modelli nelle piccole e medie imprese elaborate dalla Commissione consultiva. Nonostante ormai da più anni il quadro legislativo abbia evidenziato la necessità e l'opportunità di dotarsi di Sistemi di Gestione per la prevenzione dei rischi per la salute dei lavoratori e per la tutela dell'ambiente (tra i reati individuati dal D.Lgs. 231/2001 sono indicati anche i reati ambientali), la concreta applicazione nelle aziende appare ancora molto estemporanea e troppo spesso considerata un inutile appesantimento burocratico. Per questi motivi abbiamo ritenuto di proporre un'ampia riflessione sul tema iniziando da una rivisitazione del D.Lgs. 231/2001 (a cura dell'avv. Fabrizio Salmi) che, oltre a un'analisi del decreto, si sofferma sulle responsabilità, sui procedimenti e sui ruoli, compreso quello dell'Organismo di Vigilanza. L'avv. Salmi, che si occupa con continuità di reati societari e di responsabilità amministrativa delle imprese, è un esperto in materia ambientale, ricopre incarichi di RSPP, è membro di Organismi di Vigilanza e, sin dall'entrata in vigore del corpo normativo del D.Lgs. 231/2001, ha predisposto e supervisionato Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo. La parte normativo-giuridica è completata da un intervento della dott.ssa Anna Guardavilla che fornisce una ampia illustrazione sulla giurisprudenza in materia. Nella seconda parte del «Dossier», curata dall'ing. Alessandro Mazzeranghi, vengono fomiti diversi contributi per l'implementazione, l'attuazione e il controllo di modelli di gestioni effettivamente esimenti per i reati in materia di sicurezza e salute sul lavoro e per i reati ambientali. L'ing. Mazzeranghi, esperto di valutazione dei rischi, di sicurezza di impianti e macchine e di organizzazione aziendale, è membro e presidente di Organismi di Vigilanza e opera nella implementazione di modelli esimenti ex D.Lgs. 231/200 I. Con questo nuovo «Dossier» abbiamo cercato di fornire informazioni aggiornate e strumenti operativi con lo scopo di aumentare la conoscenza su questi aspetti favorendo ulteriori passi avanti verso l'incremento della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e una migliore tutela dell'ambiente. Ringraziando gli autori per l'elevato contenuto dei contributi auguro a tutti buona lettura.

Sommario:

Introduzione N. Canciani

PARTE 1 - ASPETTI NORMATIVO GIURIDICI Fabrizio Salmi

I. Principi generali e criteri di attribuzione della responsabilità amministrativa

II. Il sistema sanzionatorio delineato dal D.Lgs. 231/2001

III. La responsabilità amministrativa da reato

IV. La responsabilità amministrativa degli enti per i reati ambientali e in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro

V. Il modello organizzativq e il ruolo dell'Organismo di Vigilanza

VI. La responsabilità patrimoniale e le vicende modificative dell'ente

VII. Il procedimento di accertamento e di applicazione delle sanzioni amministrative

LA VALUTAZIONE DELL'IDONEITÀ DEL MODELLO ORGANIZZATIVO ATTO A PREVENIRE I REATI DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: LE INDICAZIONI DELLA GIURISPRUDENZA Anna Guardavilla

PARTE 2 - ASPETTI OPERATIVI: IMPLEMENTARE, ATTUARE E VIGILARE UN MODELLO ESIMENTE PER I REATI IN MATERIA DI SALUTE & SICUREZZA E AMBIENTE Alessandro Mazzeranghi

I. Relazioni fra la parte generale del modello e la parte speciale

II. La parte speciale del modello in materia di sicurezza & salute e ambiente: alcune considerazioni a carattere generale

III. Una analisi puntuale dell'articolo 30 del D.Lgs. 81/2008

IV. Relazioni fra il modello e le norme per i sistemi di gestione Con la collaborazione di Sandra Moschetti e Federica Coucourde

V. La applicazione concreta delle ISO/DIS 45001 e ISO 14001:2015 come strumenti utili per sviluppare un buon modello organizzativo esimente

VI. Gli audit e la vigilanza sul modello: una visione pratica

VII.Lo stato della applicazione dei modelli organizzativi esimenti in materia di salute & sicurezza e ambiente

APPENDICE: Rappresentazione schematica della struttura del modello in materia di salute & sicurezza e ambiente Con la collaborazione Federica Coucourde

Numeri fuori commercio (aggiornati al D.Lgs. n. 626/94 e smi)
  • 103 Ambiente: Diritto e Gestione
  • 101 Rischi Fonti e Misure, agg. a Settembre 2013
  • 100 Testo Unico: Titolo da II a XI
  • 99 Ambiente Norme e Gestione
  • 97 Rischi, Fonti e Misure
  • 95 Manutenzione: verifiche periodiche
  • 94 Agenti Chimici: CLP, SDS, REACH
  • 93 Rischi Stress lavoro-correlati
  • 92 Rischi, Fonti e Misure
  • 91 Dirigenti e Preposti- D.L.gs. n. 231/2001
  • 90 CANTIERI: Prevenzione e Sicurezza
  • 88 Testo Unico: Titoli da II a XI
  • 87 Rischi Fonti Misure
  • 86 D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico): Titoli I, XII e XIII
  • 85 Rischi stress lavoro-correlati
  • 84 Dirigenti e Preposti: ruoli obblighi, responsabiltà
  • 83 D.Lgs. 81/2008 (testo unico): Articolo 30
  • 82 Rischi, Fonti e Misure
  • 81 Titolo I: Obblighi, Diritti e Sanzioni
  • 80 La valutazione di tutti i rischi
  • 79 D.P.I.
  • 75 Il “Modulo C”
  • 73 626 Titolo I – aggiornato al “Decreto RSPP” – PARTE PRIMA
  • 72 HACCP
  • 71 Agenti Cancerogeni
  • 70 Agenti Chimici
  • 69 Manuale 626: sui Titoli dal II all’VIII-bis
  • 68 Divieto di fumo
  • 67 Manuale Pratico per la corretta gestione dei Rifiuti
  • 66s Responsabilità e certificazione sociale
  • 66 626: In-Formazione
  • 65 626: Rischi, fonti e Misure
  • 64s Movimentazione manuale dei pazienti
  • 64 Manuale “Medicina del Lavoro”
  • 63 Manuale Sicurezza sul Lavoro 626-quinquies
  • 61 Agenti Chimici: lavorare in sicurezza
  • 60 Rifiuti e Rischi Biologici e Chimici
  • 59 626 quater Rischi Fonti e Misure
  • 58 D.L.gs 25/02 Agenti Chimici: lavorare in sicurezza
  • 57 Donna Salute e Lavoro
  • 56 D.P.I. Dispositivi di Protezione Individuale
  • 54 Il Rumore nei luoghi di lavoro
  • 53 “626-quater”
  • 52 Il Manuale per il Consulente Trasporto Merci Pericolose
  • 51 I Sistemi di Gestione
  • 50 Il Rischio Elettrico
  • 49 La Nuova Cantieri
  • 48 Seveso 2
  • 47 Macchine Più Sicure
  • 46 Antincendio
  • 45 I Rifiuti
  • 44 Appalto Più Sicuro
  • 42 Edificio Più Sicuro
  • 42 Chimica Sicura
  • 41 Il Codice Penale dell’Ambiente
  • 39 ScuolaSicura
  • 38 Scheda d’Informazione
  • 37 Dispositivi di Protezione Individuale
  • 36 Direttiva Cantieri
  • 35 Direttiva Macchine
  • 33 Movimentazione dei carchi
  • 32 Rischi e prevenzione nelle P.M.I.
  • 31 Informazione/Formazione
  • 30 Videoterminali
  • 29 La Valutazione dei Rischi
  • 28 D.L.gs. n. 626 e n. 242
  • 1/27 Numeri fuori commercio (editi prima del D.Lgs. n. 626/94)
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