Protocollo d’intesa sulla valutazione economica dei brevetti.

Il 21 ottobre scorso è stato sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana, Confindustria e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, un protocollo d’intesa sulla Valutazione economica dei brevetti con l’obiettivo di creare un sistema di tutela dei diritti di proprietà industriale che favorisca il potenziamento dell’economia e offra vantaggi non solo alle imprese ma anche ai consumatori e ai centri di ricerca.

Il ruolo della proprietà industriale è oggi in primo piano, anche per la crescente competizione che deriva dall’integrazione dei mercati a livello internazionale, come strumento in grado di tutelare la capacità competitiva delle imprese.

I brevetti rappresentano un valore economico legato alle possibilità di utilizzo dell’innovazione sul mercato, ed è necessario valutare e quantificare questo valore prima dell’uso del brevetto, soprattutto al fine di trovare fonti di finanziamento.

L’attuazione del Protocollo contribuirà a generare un circolo virtuoso tra innovazione e finanziamenti privati. In pratica, le aziende avranno a disposizione un sistema per calcolare il valore della proprietà intellettuale: una metodologia condivisa di valutazione renderà più semplice l’accesso al credito e al capitale di rischio per le imprese che intendono fare innovazione.

Il Codice della proprietà industriale affida all’Ufficio italiano brevetti e marchi il compito di promuovere la cultura e l’uso della proprietà industriale presso i potenziali utenti, in particolare presso le piccole e medie imprese e le zone in ritardo di sviluppo.

La Commissione europea nel Consiglio europeo di Lisbona ha fissato come obiettivo che si formulino politiche tali da incoraggiare l’innovazione; nel programma di azione del giugno 2008 denominato Smal Business Act propone dei principi guida per dare nuovo impulso alle politiche di sostegno per le PMI.

(LG-FF)

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