Il potere dacquisto nei nuovi Stati membri e nei pesi candidati è di gran lunga inferiore (appena il 55%) alla media europea. Inoltre la percentuale della popolazione costretta in alcuni casi a rinunciare ai beni considerati essenziali (in particolare riscaldamento, vestiti nuovi e ferie annuali) è molto più alta rispetto al resto dellUnione.
Queste disparità si riflettono anche nelle condizioni di alloggio. Gli abitanti dei nuovi Paesi membri dellUE sono solitamente proprietari del loro alloggio (contro il 40% nei vecchi paesi membri dellUE), che però è spesso in condizioni carenti.
Accade quindi che il 42% dei rumeni viva in abitazioni vetuste, mentre in Finlandia il problema riguarda solo il 9% della popolazione.
(LG-FF)