Rapporto siti inquinati 2014

Pubblicato il terzo rapporto SENTIERI:­ “Mortalità, incidenza oncologica e ricoveri ospedalieri”.

E’ stato pubblicato il terzo rapporto SENTIERI­ (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) il progetto finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità che ha come obiettivo lo studio del rischio per la salute nei 44 siti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN).

Continuano ad aumentare i ricoveri ospedalieri e i casi di tumore nei SIN. Un generale “eccesso di mortalità” che vede nell’amianto uno dei pericoli più insidiosi per la collettività. Nei luoghi dove vi è stata, infatti, la lavorazione dell’asbesto si registra un sensibile incremento del mesoteliomi pleurici polmonari: un dato che accomuna tutto il territorio nazionale, da Casale Monferrato a Taranto, da Gela a Broni. E’ questo il dato allarmante emerso dall’aggiornamento del rapporto Sentieri.

I siti SIN analizzati nel documento, spiega il direttore del dipartimento Ambiente prevenzione dell’ISS, Loredana Musmeci, “sono stati 18 sul totale di 44, poiché si sono potuti prendere in considerazioni solo i siti per i quali sono disponibili i Registri tumori, a oggi ancora non uniformemente presenti su tutto il territorio nazionale”. Se, in generale, la mortalità è stabile rispetto al Rapporto 2010-11, l’adozione di nuovi parametri di riferimento – quali le schede di dimissioni ospedaliere e l’incidenza generale dei casi di tumore – evidenzia, specificatamente in riferimento alla fibra-killer, “un eccesso di morti, ricoveri e tumori in tutti i 18 SIN considerati”, con un conseguente aumento dei mesoteliomi. Dati che evidenziano l’urgenza di azioni mirate poiché, afferma Musmeci, “c’è un rischio per la salute della popolazione”. Per questo, rileva l’esperta, “bisogna procedere quanto prima alle bonifiche ambientali in tutti i siti, anche se va precisato che l’eccesso nei casi di tumori può essere dovuto a più fattori e non solo a quello dell’inquinamento ambientale”.

Fonte: INAIL

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