Sottoscritto un accordo tra la società energetica e l’Anci per riconoscere al territorio “un ruolo di assoluta centralità nello sviluppo infrastrutturale di cui il Paese ha bisogno”
Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, e l’Associazione nazionale dei Comuni hanno sottoscritto un’intesa per lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture.
L’obiettivo, si legge in una nota, “è quello di condividere la localizzazione delle opere elettriche sul territorio italiano attraverso una sempre maggiore armonizzazione fra gli interventi di sviluppo di Terna e gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale dei Comuni“.
L’importanza di questo accordo, spiegano l’amministratore delegato di Terna Flavio Cattaneo e Piero Fassino, presidente dell’Anci, “risiede nel fatto che Terna e Anci – in un’ottica di sviluppo sostenibile e con l’obiettivo di accelerare la realizzazione di interventi strategici – lavoreranno insieme per armonizzare le necessità del sistema elettrico con quelle della tutela dell’ambiente e del territorio a livello comunale, in ordine alla localizzazione delle opere di sviluppo della rete elettrica di trasmissione”, per le quali Terna ha già investito circa 8 miliardi di euro dal 2005 ad oggi per 2.500 km di nuova rete e 84 nuove stazioni elettriche.
Altrettanti investimenti sono previsti nel prossimo decennio, con circa 3 miliardi di euro già in corso di realizzazione nei 250 cantieri attualmente aperti su tutto il territorio nazionale, che danno lavoro ogni giorno a 4.000 risorse e 750 ditte. Un impegno, quello di Terna, sia sul dispacciamento sia sulla rete che complessivamente, dal 2005 ad oggi, ha prodotto 5,4 miliardi di euro di risparmi per cittadini e imprese.
“Con l’accordo di oggi – commenta ancora Cattaneo – Terna e Anci avviano insieme un percorso di collaborazione che riconosce al territorio un ruolo di assoluta centralità nello sviluppo infrastrutturale di cui il Paese ha bisogno, in linea con la politica di Terna, da sempre centrata sullo sostenibilità dei propri investimenti sulla rete”. “E’ fondamentale – aggiunge l’ad – condividere fin dall’inizio le varie problematiche connesse con una nuova opera, in modo da snellire ed accelerare tutto il processo ed arrivare a localizzazioni delle opere rispettose delle esigenze del sistema elettrico e di quelle del territorio e dell’ambiente”.
L’Anci, sottolinea dal canto suo Fassino, “ha condiviso la proposta di collaborazione avanzata da Terna, nell’auspicio che il percorso intrapreso insieme faciliti il dialogo con il territorio e con gli enti locali, ovvero l’ascolto reale dei fabbisogni dei Comuni, nell’ambito di una pianificazione strategica di notevole impatto a livello locale come quella delle infrastrutture di trasmissione e dispacciamento elettriche”. Ciò non soltanto “per trovare un terreno di confronto e concertazione sulle eventuali criticità che potranno emergere nella localizzazione delle infrastrutture, ma anche per contenere impatto degli interventi sui territori, favorendo a livello locale l’armonizzazione tra pianificazione elettrica, urbanistica, territoriale, ambientale e paesaggistica, facilitare il coordinamento locale delle politiche di efficienza energetica e delle diverse progettualità, rappresentare le istanze delle amministrazioni comunali nella loro veste di produttore di energia da fonti rinnovabili, sensibilizzando affinché non vi siano colli di bottiglia nella rete di immissione”.
L’accordo prevede l’istituzione di un Tavolo Permanente di Coordinamento fra Anci e Terna, per definire specifici strumenti utili nella fase di concertazione tra la Società e i Comuni.