Rogo-Prato: 5 fermi per il rogo he provocò la morte di 7 operai cinesi

Sono tutti imprenditori: tre di origine orientale e due italiani

Cinque fermi per il rogo al capannone di Prato che provocò la morte di sette operai cinesi

Sono tutti imprenditori:
– tre di origine orientale – attualmente in carcere
– due italiani, ai domiciliari.

Molteplici le accuse:
– omissione dolosa di autele contro gli infortuni sul lavoro aggravata dal disastro
– incendio colposo aggravato
– omicidio colposo aggravato plurimo
– favoreggiamento aggravato, a fini di profitto, della permanenza sul territorio dello Stato di clandestini
.

Le indagini hanno messo in luce una drammatica realtà di abusi e sfruttamento.

Dovranno rispondere tre imprenditori cinesi e due imprenditori pratesi arrestati oggi per il rogo scoppiato il primo dicembre scorso nel capannone dove si trovava la ditta di confezioni “Teresa moda”, in via Toscana al Macrolotto di Prato, in cui hanno perso la vita sette operai cinesi.

Conclusa la prima fase delle indagini.
A emettere le cinque ordinanze di custodia cautelare è stata Angela Fantechi, giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Prato, su richiesta del pubblico ministero, Lorenzo Gestri.
Nessuna richiesta coercitiva è stata avanzata nei confronti dell’ulteriore indagata cinese, la titolare formale della ditta che – sulla base delle indagini fin qui svolte –è risultata essere un mero prestanome dei reali datori di lavoro (i tre connazionali arrestati).

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Fonte: INAIL

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