Vogliamo essere i più virtuosi. In questo senso bisogna quindi continuare e, se possibile, intensificare la collaborazione con le imprese e i sindacati.
I dati dell’andamento infortunistico 2010, parlano infatti di un traguardo storico,”siamo scesi sotto la soglia psicologica dei mille morti l’anno-continua Sartori. Un risultato che, però, non ci accontenta e anzi ci stimola ulteriormente a investire in prevenzione”.
L’obiettivo dell’Istituto è, infatti, di diventare il punto di riferimento in Europa per quanto riguarda la salute e sicurezza dei lavoratori. “Vogliamo essere i più virtuosi. In questo senso bisogna quindi continuare e, se possibile, intensificare la collaborazione con le imprese e i sindacati.
Grazie all’aiuto dei media, alla sensibilità del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al diverso rapporto che si è creato con il mondo delle associazioni di categoria puntiamo ad avere un ruolo primario assoluto per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro in Ue.
Tutto ciò impone, lo ripeto, un salto di qualità, lo stesso che vorremmo vedere anche per quanto concerne la conciliazione dei tempi di lavoro e di vita. Per questo- conclude Sartori- invitiamo tutti coloro che si muovono all’interno del modello del Welfare a continuare a guardarci come un Istituto innovativo, che vuole essere al loro fianco per migliorare il sistema”.
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(LP)
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