Sicurezza stradale, l’aggiornamento delle norme sulle patenti di guida proposto dalla Commissione europea

La Commissione europea propone l’aggiornamento dei requisiti per le patenti di guida e una migliore applicazione transfrontaliera del codice della strada. Le nuove norme accresceranno la sicurezza per tutti gli utenti della strada e aiuteranno l’Unione europea a raggiungere l’obiettivo “zero vittime”.

 

La Commissione europea, l’1 marzo 2023, ha presentato proposte volte ad ammodernare le norme sulle patenti di guida, anche attraverso l’introduzione di una patente di guida digitale valida in tutta l’UE, e nuove disposizioni intese a facilitare l’applicazione transfrontaliera del codice della strada. L’anno scorso sulle strade dell’UE hanno perso la vita oltre 20.000 persone, la maggior parte delle quali era costituita da pedoni, ciclisti, motociclisti e utenti di monopattini.

Le nuove norme accresceranno la sicurezza per tutti gli utenti della strada e aiuteranno l’UE a raggiungere il suo obiettivo “zero vittime”, ossia l’azzeramento del numero di vittime della strada nell’UE entro il 2050. Grazie alle nuove norme i conducenti saranno meglio preparati ai veicoli a zero emissioni e alla guida nelle strade urbane, caratterizzate da un maggior numero di biciclette e veicoli a due ruote e da un’elevata presenza di pedoni. I giovani conducenti potranno inoltre acquisire esperienza attraverso un programma di guida accompagnata, e a partire dai 17 anni di età potranno imparare a guidare e ottenere la patente. Coloro che supereranno l’esame a 17 anni potranno guidare da soli a partire dal loro diciottesimo compleanno e lavorare come conducenti professionisti se otterranno un impiego specifico. Ciò contribuirà a far fronte all’attuale carenza di conducenti.

La proposta relativa alle patenti di guida modifica la legislazione dell’UE vigente e si ispira alle migliori pratiche già in vigore in diversi Stati membri. Un obiettivo fondamentale delle nuove norme è migliorare la sicurezza stradale, grazie a misure quali:

  • un periodo di prova di almeno 2 anni per i neopatentati dopo il superamento dell’esame e la tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza. Si tratta di norme fondamentali poiché sebbene i giovani rappresentino soltanto l’8% della totalità degli automobilisti, 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un conducente (di automobili o motocicli) di età inferiore ai 30 anni;
  • la possibilità per i giovani di sostenere l’esame e iniziare la guida accompagnata di automobili e camion a partire dai 17 anni, al fine di acquisire esperienza di guida;
  • l’adeguamento della formazione e degli esami dei conducenti per prepararli meglio alla presenza di utenti vulnerabili della strada. Ciò contribuirà ad accrescere la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti e degli utenti di biciclette elettriche e monopattini elettrici nel contesto della transizione dell’UE verso una mobilità urbana più sostenibile;
  • una valutazione più mirata dell’idoneità medica, che tenga conto dei progressi nelle cure mediche per malattie quali il diabete. I conducenti saranno inoltre incoraggiati ad aggiornare le proprie competenze e conoscenze di guida per tenere il passo con gli sviluppi tecnologici.

Per semplificare il riconoscimento delle patenti di guida tra Stati membri la Commissione propone per la prima volta al mondo l’introduzione di una patente di guida digitale. La sostituzione, il rinnovo o la conversione di una patente di guida saranno molto più semplici perché tutte le procedure si svolgeranno online. Analogamente sarà più semplice per i cittadini di paesi terzi in cui vigono norme di sicurezza stradale comparabili convertire la propria patente di guida in una dell’UE.

Per evitare l’impunità dei trasgressori del codice della strada sarà istituito un nuovo sistema che consentirà l’applicazione dell’interdizione alla guida in tutta l’UE qualora uno Stato membro decida di interdire alla guida un conducente a causa di un’infrazione commessa sul suo territorio.
Per la sicurezza stradale è essenziale che i trasgressori del codice della strada in tutti gli Stati membri rendano conto delle proprie azioni. Tuttavia, in virtù delle norme vigenti quando un’infrazione grave comporta l’interdizione alla guida il provvedimento di interdizione non può essere applicato in tutta l’UE se il conducente ha commesso l’infrazione in uno Stato membro diverso da quello che ha rilasciato la patente di guida.
La proposta odierna riguarda le infrazioni gravi del codice della strada quali l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di sostanze stupefacenti e le infrazioni stradali che causano morte o lesioni personali gravi.

Fonte: Commissione Europea

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