Strategia europea in materia di diversità biologica e di prevenzione dei rischi biotecnici.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 259 E/73 del 29 ottobre 2009 è pubblicata la Risoluzione del Parlamento europeo del 24 aprile 2008 sui preparativi in vista delle riunioni COP-MOP sulla diversità biologica e la biosicurezza che si terranno a Bonn(Germania).

La Risoluzione del Parlamento sostiene, fra l’altro, la necessità di :
-sostenere finanziariamente l’iniziativa LifeWeb, intesa a coniugare gli impegni volontari delle parti per la designazione e la gestione delle aree protette con gli impegni volontari dei donatori per u n finanziamento e un cofinanziamento mirato;
-svolgere un ruolo di primo piano nei negoziati ai fini dell’adozione di un regime internazionale di accesso e di ripartizione dei benefici delle risorse genetiche che sia giusto, equo e giuridicamente vincolante;reputa esenziale che la COP 9 progredisca nell’identificazione degli elementi principali del sistema internazionale di accesso e ripartizione dei benefici e garantisca la piena conformità con la legislazione nazionale dei paesi fornitori al fine di assicurare misure efficaci contro la biopirateria;
-rafforzare le sinergie e i collegamenti fra l’UNFCCC e la CDB al fine di massimizzare i benefici comuni in termini di attuazione del cambiamento climatico, di protezione della biodiversità e di sviluppo umano sostenibile;
-ritenere che una delle massime priorità della COP 9 dovrebbe essere quella di preservare la biodiversità e garantirne un uso sostenibile;
-far riconoscere la necessità vitale di una gestione e di un finanziamento efficaci delle aree protette e della loro rete e fare adottare meccanismi finanziari innovativi e permanenti in quanto mezzi per contribuire alla conservazione e all’uso sostenibile della biodiversità;
-compiere una valutazione d’impatto a livello dell’Unione europea sulle siccità e la penuria d’acqua causate dal cambiamento climatico e sui loro effetti sugli habitat selvatici, mettendo l’accento sulle zone in cui nidificano gli uccelli migratori e promuovendo la cooperazione internazionale per proteggere gli uccelli migratori e promuovendo la cooperazione internazionale per proteggere gli uccelli migratori e le paludi stagionali che forniscono loro acqua e cibo.

Infine,
-promuovere l’attuazione del programma di lavoro sulle aree protette, con articolare riferimento al suo obiettivo 2.2, inteso a rafforzare e assicurare l’impegno delle comunità indigene e locali e delle arti in causa nella designazione e gestione delle aree protette, compresi la promozione della sensibilizzazione sulle attività di mitigazione e adattamento e il rafforzamento della cooperazione tra le amministrazioni e i proprietari terrieri;
-incoraggiare e sostenere sistemi di certificazione per una silvicoltura sostenibile e le altre colture, fra cui i biocombustibili, e l’impianto di alberi in zone destinate all’allevamento.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

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