Strategia per una società dell’informazione sicura in Europa

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 68/1 del 24 marzo 2007 è pubblicata la Risoluzione del Consiglio del 22 marzo 2007 su una strategia per una società dell’informazione sicura in Europa.

Prendendo atto della comunicazione della Commissione, del 15 novembre 2006, al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, sulla lotta contro le comunicazioni commerciali non richieste (spam), i programmi spia (spyware) e i software maligni, la Risoluzione del Consiglio del 22 marzo 2007 sottolinea che la sicurezza delle reti e dell’informazione è una componente essenziale della creazione di uno spazio europeo dell’informazione come parte dell’iniziativa i2010, contribuendo al successo della rinnovata strategia di Lisbona.
Pertanto, la conoscenza e le competenze in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione devono divenire parte integrante della vita quotidiana di ogni persona e parte interessata della società: una serie di campagne di sensibilizzazione è stata lanciata sia a livello nazionale sia a livello di UE; ma in questo settore – secondo la Risoluzione del Consiglio – molto resta ancora da fare, specialmente per quanto riguarda gli utenti finali e le piccole e medie imprese (PMI); occorre prestare particolare attenzione agli utenti con esigenze speciali o poco sensibilizzati alle questioni della sicurezza delle reti e dell’informazione; tutti gli interessati dovrebbero essere consapevoli del fatto di essere parti della catena della sicurezza globale e dovrebbero operare in quanto tali.
L’istituzione dell’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione ha costituito un importante passo in avanti negli sforzi dell’UE volti a rispondere alle sfide connesse con la sicurezza delle reti e dell’informazione.
La società dell’informazione universale reca grandi vantaggi, ma pone anche sfide significative creando un nuovo panorama di rischi potenziali; le minacce alla sicurezza e alla vita privata, anche attraverso l’intercettazione e l’utilizzazione illecita di dati, stanno diventando sempre più gravi, mirate e chiaramente finalizzate all’ottenimento di vantaggi economici; per le minacce emergenti o già esistenti si dovrebbero trovare in modo innovativo nuove risposte, che dovrebbero riguardare anche problemi derivanti dalla complessità del sistema, da errori, incidenti o orientamenti non chiari; la creazione e lo sviluppo di organismi nazionali di pronto intervento informatico rivolti a vari attori e la cooperazione tra detti organismi nonché con altri interessati dovrebbero essere incoraggiati e ulteriormente promossi.
La Risoluzione del Consiglio, pertanto, accoglie con favore l’intenzione della Commissione di portare avanti l’elaborazione di una strategia completa e dinamica a livello comunitario per la sicurezza delle reti e dell’informazione. L’approccio globale proposto dalla Commissione riveste speciale importanza.

Fonte: Eur-Lex

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