“Sulla responsabilità non automatica del datore di lavoro per l’infortunio da COVID-19” di Luigi Colantuoni

Pubblichiamo l’approfondimento “Sulla responsabilità non automatica del datore di lavoro per l’infortunio da COVID-19” dell’Avv. Luigi Colantuoni.

Sulla responsabilità “non automatica” del datore di lavoro per l’infortunio da COVID-19

L’emergenza epidemiologica ancora in corso, ha regalato ai professionisti del settore nuovi parametri normativo-giuridici con cui confrontarsi. Oltre agli ormai noti DPCM, la cosiddetta legislazione emergenziale ha prodotto vari protocolli di sicurezza e linee guida, che vanno ad aggiungersi all’impianto tradizionale costituito dal D.lgs. 81/08 relativamente alla prevenzione dal rischio biologico del contagio da Covid-19.

In questo rinnovato contesto legislativo, i margini di manovra del datore di lavoro risultano davvero limitati. Come non ricordare le preoccupazioni degli imprenditori dopo l’approvazione del Decreto Cura Italia (D.L. n. 18 del 17 marzo 2020) che all’art. 42 aveva definito il contagio da Covid-19, avvenuto sul luogo di lavoro, come “infortunio sul lavoro”.

Ci si è chiesti, sin da subito, infatti, come si potesse scaricare sul datore di lavoro la responsabilità, civile e penale, di un rischio che non era tipicamente lavorativo, bensì generalizzato per tutta la popolazione.

L’articolo completo dell’Avv. Luigi Colantuoni è disponibile al link sottostante

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