Sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale

In data 18 giugno 2003 la Commissione europea ha deciso, conformemente all’ art. 262 del Trattato che istituisce la Comunità europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla Comunicazione del Consiglio e del Parlamento europeo sulla ” Politica integrata dei prodotti-Sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale”. Il Parere del Comitato ( 2400/C 80/11), adottato in data 10 dicembre 2003, è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’ Unione europea C 80/39 del 30 marzo 2004.Come precisato nella Introduzione al documento, la Comunicazione sulla politica integrata dei prodotti (IPP) è una delle iniziative coordinate intraprese dalla Commissione per cominciare ad affrontare il problema della sostenibilità della produzione e dei consumi – nella fattispecie soprattutto per quanto riguarda la programmazione del ciclo di vita dei prodotti e la riduzione al minimo dei rifiuti e del loro impatto negativo sull’ ambiente. Ciò s’ inquadra in una strategia più ampia con la quale l’ Unione europea riconosce che la produzione e i consumi non sostenibili sono fattori che contribuiscono al degrado ambientale e all’ assenza complessiva di equità. Il Comitato economico e sociale europeo, dal canto suo, ha sempre cercato di seguire con coerenza e vigore, ovunque possibile, le linee guida dello sviluppo sostenibile. In particolare ne ha appoggiato gli obiettivi nei suoi pareri sulla proposta della Commissione relativa ai rifiuti di imballaggio, sulla direttiva relativa ai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), sulla comunicazione della Commissione relativa alla ristrutturazione del settore europeo della pesca, sulla strategia per lo sviluppo sostenibile dell’ acquacoltura europea e nel parere d’ iniziativa sulla strategia europea di Lisbona e lo sviluppo sostenibile. Anche per questa Comunicazione, il Comitato ha formulato una serie di osservazioni, considerando la Comunicazione stessa come un punto di partenza, invitando la Commissione ad attivarsi ancora maggiormente per realizzare una strategia a favore della sostenibilità, ricordando che viviamo in un contesto in cui proprio una produzione e un consumo non sostenibili possono dimostrarsi come due degli elementi più nefasti per l’ ambiente.