José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: LEuropa non può permettersi di fare a meno del contributo che così tanti giovani possono dare alle nostre società e alle nostre economie. Per uscire dalla crisi, dobbiamo velocizzare il potenziale costituito dai giovani europei.
Androulla Vassiliou, Commissaria europea per listruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha aggiunto: Ridurre di un solo punto percentuale il tasso d abbandono scolastico in Europa equivale a creare ogni anno quasi mezzo milione di giovani qualificati in più. Molti paesi sono già riusciti a ridurre il numero dei giovani che lasciano la scuola con basse qualifiche, ma è necessario fare di più.
La nuova iniziativa della Commissione analizza la situazione dellabbandono scolastico in Europa, le sue principali cause, i rischi che esso comporta per lo sviluppo delleconomia e della società e propone modi per affrontare più efficacemente il problema.
La proposta di raccomandazione del Consiglio contiene una serie di linee guida che potranno aiutare gli Stati membri a predisporre politiche ampie e realistiche di riduzione dellabbandono scolastico.
Il tasso medio UE di abbandono scolastico è attualmente del 14,4%, ma questo dato nasconde notevoli differenze tra i paesi:
– Sette Stati membri hanno già raggiunto il traguardo del 10%: Austria, Repubblica ceca, Finlandia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Slovenia:
– In tre Stati membri la percentuale è superiore al 30°%: Malta, Portogallo e Spagna.
– In quasi tutti i paesi il tasso è sceso rispetto al 2000.
– In alcuni paesi che presentano un tasso elevato la riduzione è stata significativa: Romania, Malta, Italia, Cipro e Portogallo.
Notevoli progressi sono stati compiuti anche da paesi in cui il tasso di abbandono era basso già dallinizio del decennio: Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Polonia.
Anche se vi sono caratteristiche comuni, la situazione varia secondo gli Stati membri anche per quanto riguarda i gruppi interessati dal fenomeno, il livello di istruzione raggiunto dai giovani che abbandonano gli studi e il loro status occupazionale.
Il problema dellabbandono scolastico è complesso e a risolverlo non bastano le sole politiche dellistruzione. Strategie efficaci devono includere anche le politiche della gioventù e le politiche sociali ed essere adattate alle condizioni locali, regionali e nazionali. Devono articolarsi in misure di prevenzione, di intervento e di compensazione.
– La prevenzione dellabbandono scolastico deve cominci are il più presto possibile, offrendo agli alunni un sostegno allapprendimento ed evitando condizioni che possono portare allabbandono della scuola, come le bocciature e la mancanza di un aiuto adeguato agli alunni di madrelingua diversa.
– Le misure di intervento devono far fronte in modo rapido ed efficace alle difficoltà che si manifestano, come lassenteismo e i cattivi risultati scolastici.
– Le misure di compensazione bservono ad offrire una seconda opportunità, mediante classi speciali o dando i giovani adulti la possibilità di reinserirsi nella scuola e di seguire una formazione.
Una migliore cooperazione tra i paesi dellUE, lo scambio di buone pratiche e u uso più mirato dei finanziamenti europei potranno contribuire a dare una soluzione al problema.
Le proposte della Commissione saranno discussa dai Ministri dellistruzione nella riunione del Consiglio che si terrà a Bruxelles dal 2 al 4 maggio.
(LG-FF)