UE: vincere la battaglia contro i cambiamenti climatici

In occasione del summit mondiale sul clima di Montreal, il Parlamento europeo ha adottato, con 450 voti favorevoli,66 contrari e 143 astensioni, la Relazione di Andrea Wijkman nella quale si sottolinea che i cambiamenti climatici rappresentano una delle principali sfide del XXI secolo, visto che le conseguenze ambientali, economiche e sociali che essi comportano sono potenzialmente catastrofiche. Per quanto riguarda l’Italia, ci sembra interessante riportare il Dossier elaborato da Legambiente.

Sul problema dei cambiamenti climatici si deve sottolineare che l’Unione europea si è data delle regole interne abbastanza importanti per far rispettare dagli Stati membri l’impegno di intraprendere una dura lotta affinché venga rispettato il Protocollo di Kyoto e anche in sede di Conferenza di Montreal gli Stati membri sono unitariamente e fortemente impegnati, anche se l’Italia è fra i Paesi dell’Unione che si trova maggiormente nei guai in quanto, al momento le sue emissioni sono superiori di circa il 15% rispetto ai livelli del 1990.
Il Parlamento europeo, la Commissione e il Consiglio ritengono che nella lotta ai cambiamenti climatici è fondamentale aumentare gli sforzi volti alla riduzione delle emissioni e rafforzare l’innovazione tecnologica.
In particolare i Parlamentari europei chiedono di sviluppare l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, misure per ridurre le emissioni del trasporto su strada, la promozione di quello ferroviario e severi obiettivi per le emissioni del settore aereo. Inoltre, il Parlamento europeo chiede anche l’introduzione di ecotasse entro il 2009.
Ciò è quanto risulta anche dalla Relazione di Andrea Wijkman, adottata con 450 voti favorevoli, 66 contrari e 143 astensioni nella quale viene sottolineato , appunto, che i cambiamenti climatici rappresentano una delle principali sfide del XXI, visto che le conseguenze ambientali, economiche e sociali che essi comportano sono potenzialmente catastrofiche, facendo notare che i dannoi economici a catastrofi naturali sono aumentati di sei volte rispetto a quello degli anni ’60.
Per quanto riguarda l’Italia, ci sembra opportuno riportare il testo del Dossier-Kyoto chiama Italia che contiene le proposte di Legambiente per un’altra politica energetica, dove , fra l’altro, viene denunciato che ,in Italia, negli ultimi dieci anni registriamo “un aumento rilevante e ben oltre la media europea sia dei consumi energetici – aumentati dell’11% – sia delle emissioni di CO2 cresciute di circa il 12% rispetto al 1990.” In questi anni –denuncia Legambiente- nulla è stato fatto per accrescere l’efficienza energetica del Paese (antico vanto nazionale)che ha perso pesantemente terreno rispetto a molti Paesi europei. Per quanto riguarda l’UE riportiamo due documenti di particolare interesse.

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