Umbria Olii, Del Papa condannato per il disastro del 2006

Sette anni e sei mesi in primo grado all’imprenditore, riconosciuto colpevole di omicidio colposo plurimo per l’incidente nello stabilimento di Campello sul Clitunno che costò la vita a quattro operai. Soddisfatta e composta la reazione dei parenti delle vittime: “È stata fatta giustizia”

Umbria Olii, Del Papa condannato per il disastro del 2006.

Sette anni e sei mesi in primo grado all’imprenditore, riconosciuto colpevole di omicidio colposo plurimo per l’incidente nello stabilimento di Campello sul Clitunno che costò la vita a quattro operai.

Soddisfatta e composta la reazione dei parenti delle vittime: “È stata fatta giustizia”

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L’accusa aveva chiesto 12 anni di reclusione. Il 25 novembre 2006 nell’esplosione e nel successivo incendio all’interno della raffineria, dove erano stipati almeno 500mila litri di olio d’oliva, rimasero uccisi il titolare di una piccola ditta di carpenteria di Narni impegnata in lavori di manutenzione, Maurizio Manili, e i suoi operai Giuseppe Coletti, Tullio Mottini e Vladimir Todhe, mentre un altro loro collega si salvò. Del Papa, 63 anni, è stato processato come allora presidente del consiglio di amministrazione della Umbria Olii. Per lui la procura spoletina aveva chiesto una condanna a 12 anni di reclusione.

Misure di sicurezza inadeguate. Secondo la ricostruzione dei pm, nell’impianto sarebbe stato trattato olio di sansa grezza caratterizzato dalla presenza di solventi, fonti di potenziali atmosfere esplosive. Questo senza avere provveduto a valutare i relativi rischi per la salute e la sicurezza, e senza avere adottato le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura di tale attività, al fine di prevenire la formazione di atmosfere esplosive o comunque di evitarne l’accensione. Proprio questi gas, sostiene l’accusa, innescarono l’esplosione durante i lavori di saldatura di una passerella tra due silos.

Scontato il ricorso in appello. Del Papa, difeso dall’avvocato Giuseppe La Spina, ha invece sempre rivendicato la correttezza del proprio comportamento. Il legale ne aveva chiesto l’assoluzione per non avere commesso il fatto. Per la difesa a causare il rogo fu una manovra impropria eseguita dal gruista, unico sopravvissuto alla tragedia: la gru avrebbe agganciato per errore un serbatoio e lo avrebbe inclinato da un lato, spostandolo orizzontalmente e causandone l’esplosione. Una ricostruzione bollata come “frutto di pura fantasia” dai pm. Dopo la lettura della sentenza il legale di Del Papa ha lasciato l’aula senza fare commenti. Sembra scontato, comunque, il ricorso in appello.

Il sindaco Pacifici: “Sentenza equilibrata”. Soddisfatta ma composta la reazione dei familiari dei quattro operai morti alla sentenza di condanna. Nessun applauso o grida di soddisfazione quando il giudice unico, Alberto Avenoso, ha terminato la lettura del lungo dispositivo in un’aula particolarmente affollata. ”Ci sono voluti cinque anni, ma alla fine è stato individuato un responsabile per quanto successo”, ha commentato uno dei parenti presenti in aula. Gli ha fatto eco una delle vedove: ”Nessuno mi potrà mai ridare mio marito, ma giustizia è stata fatta”. Il sindaco di Campello sul Clitunno, Paolo Pacifici, ha parlato invece di ”sentenza equilibrata”.

Un milione di euro al ministero dell’Ambiente per i danni provocati dal rogo. Il giudice ha anche stabilito che i risarcimenti per i parenti degli operai morti e per le altre parti costituite in giudizio, tra cui la Regione Umbria, siano stabiliti in sede civile. Ha comunque assegnato loro provvisionali per circa tre milioni di euro complessivi. Oltre un milione andranno al ministero dell’Ambiente per i danni provocati dall’olio fuoriuscito dai silos in seguito all’esplosione

Fonte: INAIL

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