Erion, il più importante Sistema multi-consortile di responsabilità estesa del produttore, ha gestito su tutto il territorio italiano un totale di 257mila tonnellate di rifiuti tra RAEE domestici, professionali, pile e accumulatori. La corretta gestione dei RAEE domestici, riciclati al 90%, ha permesso la reimmissione nei cicli produttivi di oltre 220mila tonnellate di materie prime seconde che hanno evitato l’immissione in atmosfera di quasi 1,8 milioni di tonnellate di CO2.
Nel 2022 Erion ha gestito su tutto il territorio italiano, un totale di 257.705 tonnellate di rifiuti di cui 246.246 tonnellate di RAEE Domestici (il 68% del totale nazionale), 10.092 tonnellate di Rifiuti di Pile e Accumulatori e 1.367 tonnellate di RAEE Professionali. Questo il quadro che emerge dal Bilancio di Sostenibilità 2022 del Sistema che, rispetto all’anno precedente, ha però subito una flessione nelle quantità raccolte di circa l’11% (290.880 tonnellate nel 2021).
Nel 2022 ha lanciato anche un appello alle Istituzioni per migliorare il sistema, chiedendo azioni concrete: dalla riduzione e semplificazione della burocrazia a misure di incentivazione, sanzione e controllo per contrastare i flussi paralleli di RAEE; da linee di intervento su settori specifici come la raccolta domiciliare e la micro-raccolta, a iniziative di comunicazione e informazione per i cittadini e gli utilizzatori; fino ad arrivare alla realizzazione di impianti di trattamento specifici, che ad oggi in Italia non esistono, in grado di estrarre le Materie Prime Critiche presenti nei rifiuti correlati ai prodotti elettronici.
Nel 2022, con un livello di servizio del 96,3%, Erion WEEE ha gestito 246.246 tonnellate di RAEE Domestici (in calo di quasi l’8% rispetto all’anno precedente). Questa decrescita ha riguardato quasi tutti i Raggruppamenti di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche ma in particolare R4 (piccoli elettrodomestici e informatica: 19.289 tonnellate, -17% rispetto al 2021): su questa tipologia di rifiuti, sicuramente, pesano anche i comportamenti non appropriati dei cittadini che, in 1 caso su 6, si disfano dei piccoli RAEE in modo scorretto, gettandoli nell’indifferenziata. In diminuzione anche R1 (freddo e clima: 77.475 tonnellate, -2% rispetto al 2021), R2 (grandi elettrodomestici: 104.619 tonnellate, -9% rispetto al 2021) e R3 (Tv e Monitor: 44.645 tonnellate, -10% su 2021), su cui ha inciso la mancata proroga del “bonus rottamazione TV”. Cresce, invece, il Raggruppamento R5 (sorgenti luminose: 218 tonnellate, +17%).
A livello locale, le regioni più virtuose risultano essere la Lombardia (per un totale di 42.910 tonnellate di RAEE raccolti) che però è anche la regione che può contare sul maggior numero di punti di prelievo (2.448 su un totale di 12.153 in tutta Italia) seguita dal Veneto (poco più di 23mila tonnellate, a fronte di 1.319 punti di prelievo) ed Emilia-Romagna (poco meno di 22mila tonnellate nei 988 punti di prelievo disponibili sul territorio).
Si tratta, comunque, di risultati di grande rilievo che evidenziano quanto i RAEE rappresentino un settore strategico per l’economia circolare, ancor più nell’attuale contesto caratterizzato da una forte carenza di materie prime. Nel dettaglio, con un tasso di riciclo pari al 89,4% del totale di RAEE Domestici gestiti, sono state recuperate e reimmesse nei cicli produttivi 220.224 tonnellate di Materie Prime Seconde di cui 125.501 tonnellate di ferro, quantità necessaria per costruire 17 Tour Eiffel, 35.571 tonnellate di plastica, equivalenti alla quantità necessaria per produrre oltre 13 milioni di sedie da giardino, 5.571 tonnellate di rame, equivalenti al rivestimento di 60 Statue della Libertà, 5.164 tonnellate di alluminio, equivalenti alla quantità necessaria per produrre oltre 320 milioni lattine.
Ai risultati operativi si aggiungono i benefici ambientali generati dalla corretta gestione dei RAEE Domestici: nel 2022 è stata evitata l’immissione in atmosfera di quasi 1,8 milioni di tonnellate di CO2 (corrispondenti alle emissioni generate da un’auto che percorre circa 200mila giri intorno all’equatore), con un risparmio di più di 380 milioni di kWh di energia (pari al consumo elettrico annuo di circa 140mila famiglie italiane in un anno).
Fonte: Erion