ILO pubblica “Le politiche sugli ingressi di lavoratori migranti in Italia e in altri paesi dell’Unione europea”

L’ILO ha pubblicato la nota tematica “Le politiche sugli ingressi di lavoratori migranti in Italia e in altri paesi dell’Unione europea” di Maurizio Ambrosini, Professore di sociologia delle migrazioni dell’Università degli studi di Milano.

 

La nota tematica “Le politiche sugli ingressi di lavoratori migranti in Italia e in altri paesi dell’Unione europea” è stata redatta da Maurizio Ambrosini, Professore di sociologia delle migrazioni dell’Università degli studi di Milano.
Le informazioni contenute nella nota sono state raccolte per supportare il lavoro di analisi delle politiche e delle istituzioni sulle migrazioni per lavoro che l’Ufficio internazionale del lavoro sta conducendo in Italia in collaborazione con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Commissione europea. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro rende noto che la responsabilità per le opinioni espresse è interamente a carico dell’autore.

Fin dal 1919 con l’istituzione dell’ILO, la comunità internazionale si era posta l’obiettivo di proteggere gli interessi dei lavoratori che si trovavano a lavorare in un paese diverso dal proprio.
Dopo la Seconda guerra mondiale, nel 1949, l’ILO ha elaborato una Convenzione sui lavoratori migranti (n. 97). Già a quell’epoca, quando l’Italia era un paese di origine di flussi di lavoratori diretti verso altri paesi europei e del mondo, gli Stati firmatari si impegnavano a favorire le migrazioni regolari, facilitando la partenza, il viaggio e l’arrivo dei lavoratori migranti (articolo 4), fornendo servizi medici appropriati ai lavoratori e ai familiari autorizzati a raggiungerli (articolo 5) e assicurando un trattamento non inferiore a quello riservato ai lavoratori nazionali in materia di condizioni di lavoro (retribuzioni, orari, congedi, età minima per l’accesso al lavoro), assicurazioni sociali (protezione antiinfortunistica, assistenza sanitaria, previdenza sociale), diritti sindacali, alloggio, prelievi fiscali (articolo 6), a consentire il trasferimento all’estero dei guadagni ottenuti (articolo 9). Adottata nel 1975, la Convenzione ILO n. 143 mira a prevenire la migrazione irregolare, compreso l’impiego informale di lavoratori migranti. Essa inoltre riconosce che ai lavoratori migranti con status giuridico e/o situazione lavorativa irregolare devono essere garantiti i diritti fondamentali e altri diritti del lavoro (p. e. corresponsione del salario, orari di lavoro, riposi e congedi, salute e sicurezza sul lavoro).
I principi contenuti in queste due Convenzioni sono stati attualizzati e rilanciati in successivi documenti e politiche internazionali: il Quadro multilaterale dell’OIL sulle migrazioni per lavoro del 2006, l’Agenda per le migrazioni eque del 2014 e il Global compact sui rifugiati e in quello sulle migrazioni.

Le politiche sugli ingressi di lavoratori migranti in Italia e in altri paesi dell’Unione europea
INDICE
Premessa
1 La governance delle migrazioni per lavoro nel quadro internazionale
2 La governance degli ingressi per lavoro
3 Le politiche degli ingressi per lavoro in Europa
3.1 Panoramica della regolazione degli ingressi
3.2 Il sistema italiano
3.3 Il sistema britannico
3.4 Il sistema francese
3.5 Il sistema dei Paesi Bassi
3.6 Il sistema tedesco
3.7 Il sistema spagnolo

Conclusioni
Bibliografia

Fonte: ILO

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